Assostampa Sannita – Fuccio replica al procuratore Policastro

Associazione Stampa Sannita – In riferimento ad alcuni giudizi espressi dal Procuratore della Repubblica Aldo Policastro sulla Stampa Sannita e riportati da “Il Vaglio.it” a firma del direttore Carlo Panella, il presidente dell’Assostampa Sannita Giovanni Fuccio ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Quando il signor procuratore – come si legge nell’articolo – definisce troppo istituzionale il giornalismo sannita e poi denuncia l’assenza di un giornalismo d’inchiesta e l’incapacità dei giornalisti di trovare notizie, senza attenderle dalle forze dell’ordine, dimostra di non avere una visione complessiva del mondo dell’informazione sannita e di prendere in considerazione solo alcune esperienze da lui evidentemente vissute.

L’aver voluto poi ricordare che “per il giornalismo l’indipendenza è condizione indispensabile” lascia intendere che egli teme in qualche modo che ci sia qui nel Sannio una sorta di soggezione generalizzata dei giornalisti al potere politico o a chissà quale altro potere.

Tutto ciò premesso è ovvio che tali valutazioni non possono trovarmi in alcun modo concorde perché tutta la storia della stampa sannita è stata sempre improntata alla massima correttezza che è cosa ben diversa da sottomissione a organi istituzionali o politici. Sarebbe un grave errore confondere quello che è uno stile di vita con la compiacenza.

Nella stragrande maggioranza (se non totalità) i giornalisti sanniti, nel passato come nei difficili tempi odierni, hanno dimostrato di avere autonomia di giudizio, indipendenza totale, consapevolezza e professionalità.

Basta dare uno sguardo al libro Storia della Stampa Sannita, (1997) pagg. 525, di Edgardo De Rimini per capire quanto tutto questo sia confortato da fatti ben documentati.

In quel libro si delinea una storia davvero gloriosa che onora il Sannio e la sua cultura.

Ieri come oggi i giornalisti sanniti continuano ad ispirarsi ed operare nel solco di quella tradizione, sempre con la schiena diritta al servizio dell’informazione”.

Giovanni Fuccio

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