Piano Sud 2030, Conte: “Al via un progetto per l’Italia”

Il Piano Sud è un progetto per l’Italia. È un Piano ambizioso che opera in una prospettiva non annuale ma, per la prima volta per il Mezzogiorno, decennale”. Con queste parole il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha presentato oggi a Gioia Tauro, in Calabria, il Piano Sud 2030 del Governo. Insieme al ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e alla ministra per l’Istruzione Lucia Azzolina, sono state illustrate le misure per le regioni del Mezzogiorno che riguardano le infrastrutture, la scuola, i giovani, l’occupazione, l’ambiente, piccoli comuni, l’innovazione digitale.

Vogliamo che le nostre idee inizino a far rumore per scuotere il Meridione e, con esso, l’Italia intera. È arrivato il momento – ha detto Conte – che il Sud non sia più ‘schiavo’ dello stereotipo che lo dipinge come terra di rassegnazione, di disagio, del piangersi addosso, una terra senza futuro, una ‘causa persa’. Dobbiamo liberarci da narrazioni tossiche in cui si parla del Sud solo con accenti negativi”.

Il Presidente Conte ha annunciato 33 miliardi di euro di investimenti in opere appaltabili entro il 2021 in infrastrutture ferroviarie e stradali: “Con Ferrovie stiamo lavorando intensamente per accelerare il più possibile la realizzazione dell’Alta capacità e dell’Alta velocità, che vedano protagoniste Napoli, Bari e Reggio Calabria. Ci sono importanti investimenti per il raddoppio delle linee ferroviarie, stiamo progettando o realizzando, e quindi finanziando, tutto il rafforzamento dei tracciati, Sicilia compresa. Non vogliamo un’Italia a due velocità, ce la metteremo tutta per impedirlo”.

È stato inoltre annunciato lo stanziamento di oltre 825 milioni di euro per cinque anni a tutti i Comuni delle regioni del Sud. Si tratta di investimenti e interventi di messa in sicurezza degli edifici pubblici, per l’efficientamento energetico, per la mobilità sostenibile, per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Nello specifico in Campania: ai 550 Comuni della regione, in base alle fasce di popolazione, andranno 190 milioni di euro fino al 2024 (38 milioni di euro l’anno a partire dal 2020: di cui 10,1 milioni ai 158 comuni della provincia di Salerno; 9,6 milioni di euro ai 92 Comuni della provincia di Napoli; 7,4 milioni ai 104 Comuni della provincia di Caserta; 4,2 ai 78 Comuni della provincia di Benevento; 6,5 milioni ai 118 Comuni della provincia di Avellino). L’inizio dell’esecuzione dei lavori deve avvenire entro il 15 settembre prossimo.

“Per anni ci si è dimenticati dell’emigrazione dal sud. Con questo Piano – ha aggiunto il ministro Provenzano – vogliamo garantire il diritto a restare. Se si va via, però, non è solo per mancanza di lavoro. Quello manca anche altrove. Ciò che manca al Sud è la prospettiva di futuro. Per questo nasce Piano 2030, per dare una prospettiva”. Sulla stessa linea la ministra Azzolina: “Presentiamo un Piano che serve anche ad evitare che uno studente sia costretto ad andare via dalla propria terra. Dalla scuola parte il riscatto”.

MISURE PRINCIPALI

Sono cinque le “missioni” definite dal Piano Sud 2030, declinate nei relativi interventi:

1) Un Sud rivolto ai giovani: investire su tutta la filiera dell’istruzione, a partire dalla lotta alla povertà educativa minorile, per rafforzare il capitale umano, ridurre le disuguaglianze e riattivare la mobilità sociale.

Ecco gli interventi:

  • Scuole aperte tutto il giorno
  • Contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica
  • Riduzione dei divari territoriali nelle competenze
  • Potenziamento dell’edilizia scolastica
  • Estensione No Tax area (senza penalizzare le Università)
  • Attrazione dei ricercatori al Sud

2) Un Sud connesso e inclusivo: infittire e ammodernare le infrastrutture, materiali e sociali, come fattore di connessione e di inclusione sociale, per spezzare l’isolamento di alcune aree del Mezzogiorno e l’isolamento dei cittadini in condizioni di bisogno.

  • Un Piano Sud del MIT di oltre 33 miliardi
  • Emergenza viabilità secondaria
  • Il Fondo infrastrutture sociali per comuni medi e piccoli
  • Nuovi nidi al Sud
  • Inclusione abitativa per cittadini e lavoratori svantaggiati
  • “Case della salute” per l’assistenza integrata
  • Rinnovo della dotazione tecnologica sanitaria

3) Un Sud per la svolta ecologica: rafforzare gli impegni del Green Deal al Sud e nelle aree interne, per realizzare alcuni obiettivi specifici dell’Agenda ONU 2030 e mitigare i rischi connessi ai cambiamenti climatici.

  • Un “reddito energetico” per le famiglie
  • Una sperimentazione di economia circolare
  • Potenziamento del trasporto sostenibile
  • Contratti di filiera e di distretto nel settore agroalimentare
  • Gestione forestale sostenibile

4) Un Sud frontiera dell’innovazione: supportare il trasferimento tecnologico e il rafforzamento delle reti tra ricerca e impresa, nell’ambito di una nuova strategia di politica industriale.

  • Credito d’imposta in ricerca e sviluppo al Sud
  • Rafforzamento degli ITS al Sud
  • Potenziamento del “Fondo dei Fondi”
  • Space Economy Sud
  • Startup tecnologiche al Sud

5) Un Sud aperto al mondo nel Mediterraneo: rafforzare la vocazione internazionale dell’economia e della società meridionale e adottare l’opzione strategica mediterranea, anche mediante il rafforzamento delle Zone Economiche Speciali (ZES) e i programmi di cooperazione allo sviluppo.

  • Rafforzamento delle Zone Economiche Speciali (ZES)
  • Piano Export Sud
  • Sostegno al sistema portuale
  • La Difesa per un Sud frontiera e ponte del Mediterraneo

Lascia un commento