La scoperta del “motore molecolare” dei tumori: nel team di Iavarone tre docenti dell’UniSannio

“A metabolic function of FGFR3-TACC3 gene fusions in cancer” è il titolo della ricerca pubblicata dalla rivista Nature il 3 gennaio scorso.

Dell’équipe di ricerca, guidata dal professore Antonio Iavarone della Columbia University, fanno parte anche tre docenti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio: Stefano Pagnotta, docente di Statistica, Michele Ceccarelli, docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni, e Luigi Cerulo, docente di Informatica.

Lo studio ha spiegato quale sia il canale di approvvigionamento energetico delle cellule tumorali, caratterizzate da una specifica variazione del DNA che porta a generare una proteina anomala in parte derivante dal gene FGFR3 e in parte da TACC3.

I primi indizi di questa ricerca risalgono al 2013, quando sia dall’analisi di dati pubblici sia da esperimenti pilota in vitro, si osservò una forte associazione fra tumori che esprimono la fusione dei geni FGFR3-TACC3 ed un’intensa attività di respirazione aerobica. Negli anni successivi l’indizio è divenuto una prova che si è confermata sia con nuovi esperimenti in vitro, sia con esperimenti in vivo. Sono state affinate poi anche delle tecniche statistiche che hanno consentito di ritrovare la stessa associazione anche in altre forme tumorali che esprimono la stessa fusione genica.

Questa scoperta è particolarmente importante perché riguarda i gliomi, una delle forme più diffuse ed aggressive dei tumori al cervello. La speranza è che nei prossimi anni, da questa nuova scoperta, possa delinearsi una terapia personalizzata che porti giovamento alle persone colpite da questo tumore.

La ricerca è consultabile a questo link https://www.nature.com/articles/nature25171.

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