Liberato Candiello, attore italo – svizzero, torna in Italia per una serie di eventi

Tornerà in Italia ad agosto Liberato Candiello, attore svizzero originario di Cusano Mutri, molto legato alla terra matesina, per presenziare a una serie di iniziative, serate ed eventi. Il 45enne sannita da dodici anni lavora come attore, collaborando con grandi nomi del cinema internazionale, oltre a essere testimonial di iniziative volte alla sensibilizzazione contro la violenza di genere e il bullismo. A presentarlo è Immacolata Petrillo, sua manager in Italia e consigliera US Acli, oltre che concittadina dello stesso attore. “Prevediamo un evento che si svolgerà ad agosto – comunica la Petrillo – nel quale Liberato incontrerà l’attore e regista Alessandro Baccini, con cui ha collaborato nell’ultimo film in uscita ‘The last fighter’ nel quale interpreterà la parte di un giornalista free lance. Sarà l’occasione per presentare i due artisti, in un faccia a faccia che metterà in luce proprio l’uscita di questo film che si occuperà della lotta alla violenza”.

Liberato Candiello ha all’attivo diverse esperienze con i più grandi artisti cinematografici internazionali. Il suo battesimo nel mondo del cinema avvenne dodici anni fa, debuttando nel film “Operation Casablanca”, e da lì una serie di eccezionali esperienze. Basti pensare che ha fatto da controfigura a Leonardo di Caprio nelle scene girate a Ginevra del film “Il lupo di Wall Street”. Ha inoltre lavorato fianco a fianco di Sean Penn, Diego Abatantuono, Charlize Theron, e ha girato diversi ruoli in documentari e telefilm tra Svizzera, Francia e Belgio. Il suo sogno, però, resta il Sannio. Nutre un grande amore per Cusano, il suo paese che porta sempre vivo nel cuore, dove risiede parte della sua famiglia e alcuni amici. “Mi sento italiano al 100%, non svizzero – riferisce l’attore di origine matesina – e sono certo che prima o poi tornerò in Italia. Mi piacerebbe tornare a Cusano Mutri e legarmi definitivamente alla mia terra. Mi piacciono la mentalità e le persone italiane, a prescindere da Cusano, mi piace il modo di fare, parlare e di essere tipici degli italiani. E tornare ad agosto vorrà dire immergermi nuovamente nel calore della gente e del borgo che tanto amo e che mi manca molto”.

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